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Immagine del redattoreelisabettagazzola

Il Ruolo Chiave del Consulente Filantropico nella Crescita della Filantropia...anche in Italia.


Una pianta che rappresenta le donazioni che crescono
Philanthropy advisor e consulenza filantropica per far crescere le donazioni



Negli ultimi anni, la filantropia ha assunto un ruolo sempre più centrale nel sostenere il welfare e promuovere il progresso sociale in tutto il mondo. Tuttavia, affinché la filantropia possa esprimere tutto il suo potenziale, è essenziale che i donatori ricevano un supporto strategico e personalizzato. Qui entra in gioco la figura del consulente filantropico o #philanthropyadvisor, un professionista chiave per guidare le donazioni verso interventi più efficaci e di maggiore impatto.


Perché il Consulente Filantropico è Essenziale

Secondo Beth Breeze, direttrice del Centre for Philanthropy presso l'Università del Kent, i consulenti filantropici non sono semplici esecutori delle volontà dei donatori, ma attori attivi che aggiungono valore significativo al processo di donazione. Questi professionisti aiutano i donatori a fare scelte informate, aumentando l'impatto sociale positivo e garantendo che i fondi vengano utilizzati nel modo più efficace possibile per affrontare le sfide sociali.

Il libro "Advising Philanthropists: Principles and Practice", offre una guida completa su questo ruolo emergente, delineando le competenze necessarie e le sfide che i consulenti filantropici devono affrontare. Questo testo è particolarmente utile per chi desidera intraprendere una carriera in questo campo o per coloro che già operano nel settore e vogliono migliorare la loro pratica.


Una lezione dal Regno Unito: Il Potere della Consulenza Filantropica

Uno studio recente di Pro Bono Economics, intitolato “Mission give: the potential of better philanthropy advice”, ha rivelato che la filantropia nel Regno Unito è spesso limitata non dalla mancanza di fondi, ma dalla carenza di orientamento strategico. Anche se circa la metà delle 5,8 milioni di persone in Gran Bretagna con un patrimonio finanziario netto superiore a 100.000 sterline ha un consulente finanziario, solo l'8% di questi riceve consigli specifici su come donare in modo efficace.

E' un'opportunità persa, poiché la consulenza filantropica ha dimostrato di poter sbloccare livelli significativi di donazioni.

Secondo la ricerca, quando il consulente filantropico discute di filantropia con i propri clienti, le donazioni aumentano fino al 40%.

Se tutti i donatori facoltosi ricevessero consulenza filantropica e aumentassero le loro donazioni del 40%, si potrebbero generare ulteriori 1,1 miliardi di sterline all'anno per gli enti di beneficenza.

Perché questo non accade? Secondo la ricerca, la mancanza di formazione sulla filantropia impedisce che ciò avvenga.

Ci sono 3 aspetti della ricerca che meritano di essere evidenziati:

1# C’è un potenziale filantropico inespresso.

La mancanza di una consulenza filantropica adeguata limita le donazioni.

Quasi nove su dieci (86%) delle persone più ricche del Regno Unito sono impegnate nel sostegno a una buona causa. Un donatore su dieci, tra quelli intervistati da Opinium e Pro Bono Economics, ha donato più di 2.000 sterline in beneficenza lo scorso anno.

Tuttavia, molti di loro hanno la capacità di donare di più.


Le persone facoltose intervistate ritengono che potrebbero permettersi di donare circa un terzo in più all’anno, mentre circa una persona su sei (16%) ritiene che potrebbe donare almeno il doppio di quanto sta già donando.


Inoltre, il 28% degli intervistati con un patrimonio superiore a 500.000 sterline ritiene di potersi permettere di donare almeno il doppio di quanto già fa annualmente.

Se la capacità dei più ricchi di donare di più venisse trasformata in azione, si potrebbe liberare un capitale considerevole per il bene sociale ed economico. Quanto? Fino a 2,8 miliardi di sterline.


2# La consulenza filantropica può portare a migliorare la qualità delle donazioni.

Tra le persone facoltose c’è un desiderio significativo di consulenza filantropica, che attualmente non viene soddisfatto dal mercato. Il sostegno che le persone cercano è ampio e vogliono essere aiutate in vari modi a rendere le loro donazioni più efficaci e d’impatto.


3# Come si può far crescere la filantropia e sbloccare livelli significativi di donazioni?

Il passo è semplice ed è la formazione dei consulenti finanziari in materia di filantropia. Le autrici della ricerca suggeriscono che il governo renda obbligatoria la formazione sulla filantropia per i consulenti finanziari, integrandola nei programmi di sviluppo professionale . Si stima che se tutti i #wealthypeople nel Regno Unito, ricevessero un’adeguata consulenza filantropica, si potrebbe generare un ulteriore 1,1 miliardi di sterline all'anno in donazioni.


In poche parole, per far crescere la filantropia servono professionisti preparati!


Il Ruolo del Consulente filantropico

I consulenti filantropici offrono un supporto strategico ai donatori, aiutandoli a prendere decisioni informate su quali cause sostenere e come farlo nel modo più efficace.

I donatori possono ricevere consulenza direttamente dal loro consulente privato o essere indirizzati verso un consulente filantropico specializzato. Questa figura è diventata un elemento chiave nel mercato della filantropia, garantendo che le donazioni siano utilizzate nel modo più efficiente possibile.


L' Evoluzione del Consulente Filantropico: Una Visione Globale

Nel panorama internazionale, la figura del consulente filantropico ha guadagnato un ruolo sempre più importante, soprattutto nei paesi anglosassoni. La ricerca condotta da New Philanthropy Capital, intitolata "The Business of Philanthropy", mostra come il philanthropy advisor sia ormai considerato un partner essenziale per i donatori, in particolare per quelli con un elevato patrimonio.

C’è uno schema molto interessante, pubblicato in The Business of Philanthropy, che sintetizza possiamo ricostruire quali sono i player nel mercato della consulenza filantropica. Analizzando la figura si può vedere come i donatori possono ricevere consulenza filantropica direttamente dal loro consulente privato come ad esempio il proprio avvocato, commercialista, notaio o consulente finanziario, oppure possono essere indirizzati (o trovare essi stessi) un consulente filantropico specializzato.


Schema consulenti di filantropia
I player nel mercato della consulenza filantropica

Un confronto con il contesto Italiano

In Italia, il ruolo del consulente filantropico è ancora poco sviluppato rispetto ai paesi anglosassoni. Secondo una ricerca del Fondo Filantropico Italiano (la trovate qui), solo una piccola parte dei filantropi italiani si avvale di consulenti specializzati. La maggior parte delle decisioni filantropiche sono prese in modo individuale e autonomo, con il 79% dei donatori che sceglie autonomamente gli enti da sostenere. Tuttavia, la maggior parte dei wealthy people intervistati, dichiarano di essere interessati a ricevere una consulenza filantropica.


Sfide e opportunità per l'Italia

La lezione che arriva del Regno Unito è che lo sviluppo della filantropia in un paese, dipende da diversi fattori fra i quali, la capacità di far crescere una rete di consulenti filantropici preparati, in grado di guidare i donatori attraverso il complesso panorama delle donazioni e di massimizzare l'impatto delle loro scelte.

Come in ogni ambito dell’agire umano il tema della professionalizzazione è cruciale anche per capire il perché è necessario un professionista del donare bene, che sappia e possa guidare altri a fare bene il bene.

Se vuoi approfondire il tema del philanthropy advisor scrivimi per richiedere una copia della ricerca "Per una nuova definizione di Philanthropy Avdisor"


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